sabato 24 dicembre 2011

Giove natalizio senza pretese

Ripreso con la Atik Titan tra una prova di foto e l'altra. Senza barlow e senza curare troppo il fuoco e l'elaborazione, giusto un passatempo :)


domenica 11 dicembre 2011

Prime prove


Ieri sera la luna era davvero abbagliante, per tutta la serata non ho avuto necessità di utlizzare la pila in quanto vedevo tutto distintamente. Fotografare in queste condizioni, oltretutto senza filtri, è quasi impossibile così mi sono concentrato su delle prove. Innanzitutto ho provato Alignmaster per l'allineamento al polo, questo programmino è davvero fantastico, in 5 minuti la montatura è allineata e pronta all'uso. Poi ho provato il collegamento a Cartes du Ciel e anche qui è filato tutto liscio, veramente comodo, soprattutto per cercare quegli oggetti che non sono presenti nel goto Skywatcher, e dato che prossimamente vorrei provare a riprendere qualche asteroide credo che si rivelerà una combinazione perfetta.
Ho provato anche l'autoguida, in AR tutto perfetto (desumo quindi che la montatura ce la faccia sostenere il peso), in declinazione invece un mezzo disastro ma sono quasi sicuro che si trattasse di uno sbilnciamento del tele e, a conferma di questo, ho notato che in alcune fasi il goto aveva problemi di centratura proprio in declinazione, come se il peso tirasse da una parte. La prossima volta dovrò controllare più attentamente e verificare se è questo il problema.
A fine prove non ho resistito comunque a provare qualche scatto, ero puntato su Castore e ho deciso di provare a riprenderlo, ho effettuato degli scatti da un minuto perchè la luce della luna era decisamente troppo invasiva, infatti anche limitando il tempo di posa sono usciti gradienti mostruosi, inltre con il difetto di guida in dec, tempi superiori "strisciavano le stelle".
Qui sotto la prova di 26 scatti e 5 dark, ho perso pochissimo tempo ad elaborare tanto non erano foto degne di nota.



sabato 10 dicembre 2011

La luna è piena...

 ...ma assolutamente non posso rinunciare a provare il Meade SN6. Ho aggiunto un paraluce per preservarlo dalla condensa, un peso supplementare e la barra a coda di rondine, agganciato lo Skywatcher per l'autoguida e un cercatore che mi ha fatto dannare per mezza giornata per adattarlo alla basetta.
Adesso è tutto pronto, stasera faccio qualche test, anche fotografico, ma non mi illudo con questa luna.
Intanto è tutto pronto in attesa








mercoledì 30 novembre 2011

Essere coerenti (troppo difficile)

Leggero come una piuma, mesi passati a confrontare telescopi e verificarne le caratteristiche di leggerezza e poi... Poi un annuncio di usato astronomico manda all'aria tutti i miei buoni propositi, ed eccomi possessore di un Meade Schmidt-Newton da 152 mm.! Ok, non avevo dubbi che comunque sarei partito per la tangente, ora il tele c'e', e' splendido e vediamo di sfruttarlo al meglio. Prima però devo acquistare qualche accessorio, innanzitutto un paraluce e una fascia riscaldante, nel mio posto di osservazione c'è un'umidità da paura in questo periodo e avere una lastra correttrice non è il massimo con questa umidità, a meno di non voler inaugurare un autolavaggio. Poi mi serve un peso supplementare, il tubo da solo pesa circa 6,5 Kg. a cui ne vanno aggiunti almeno 2 di accessori portando il totale a 8,5 Kg. Guarda caso ho trovato su TS un peso da 3,5 kg. che aggiunto al mio da 5 mi porta ai fatidici 8,5 totali. Infine devo acquistare una barra a coda di rondine, quella che ho attulamente sul 130 F5 è decisamente ridicola come lunghezza.
Una volta effettuato l'acquisto ci sarà la prova del nove, la mia CG5 ce la farà a reggere il tutto senza mandarmi al diavolo? In teoria si, badando a bilanciare tutto accuratamente, dovrei comunque poter gestire l'attrezzatura, in caso di fallimento è comunque pronto il piano B, cioè effettuare l'autoguida con il cercatore che dovrebbe permettermi di risparmiare almeno 7-800 grammi e riportare il peso più vicino ai canoni che mi ero prefissato.

domenica 20 novembre 2011

Cose da astrofotovacanzieri

Nello stesso modo in cui a chi possedeva una macchinetta fotografica da poche lire capitava di lasciare il dito sull'obiettivo, puo' capitare di tirare giù tutti i santi del paradiso mentre si effettua l'allineamento tramite PhdGuiding e non si riesce, per poi accorgersi che il cavetto dell'autoguida era staccato.
Venerdì sera ho provato a riprendere M1, per il motivo sopra l'allineamento non era proprio perfetto e l'inseguimento in declinazione non è stato esattamente il massimo, ho dovuto scartare parecchie pose e quelle rimaste non sono esattamente una perfezione.






M1

Telescopio Newton Celestron Astromaster 130/650
Motatura CG5 con motorizzazione Kit Goto Skywatcher
Camera di ripresa Atik Titan Color
Autoguida con Rifrattore Skywatcher 750/500 e Orion Starshoot autoguider
43 pose da 2 minuti e 10 dark

giovedì 3 novembre 2011

Guida pratica all'astrofotografia digitale

Mi sembra opportuno dedicare un angolo a questo splendido libro di Lorenzo Comolli e Daniele Cipollina.
Ritengo indispensabile che tutti coloro che si vogliono dedicare all'astrofotografia leggano questa guida, che fornisce tutti i chiarimenti indispensabili per farsi un'idea di come iniziare a fotografare il cielo. Il punto di forza di questo libro è l'essere riusciti a trattare tutti gli argomenti essenziali, alcuni di loro, per forza di cose, in maniera sintetica ma comunque esauriente. Qualunque neofita che si avvicina all'astrofotografia, cercando informazioni su internet, si trova di fronte a un mare di nozioni non scremate e, spesso, si scoraggia proprio perchè non ha la possibilità di filtrare quelle che sono le basi dai concetti avanzati, trovandosi quasi subito in difficoltà.
La lettura preventiva di Guida pratica all'astrofotografia digitale intoduce l'aspirante astrofotografo gradualmente alla materia, ponendo le basi che poi potranno essere sviluppate seguendo discussioni o articoli sulla rete, ma che grazie agli autori potranno essere affrontate con la giusta infarinatura per poterle comprendere.
Guida pratica all'astrofotografia digitale è quindi un libro che non dovrebbe mancare nella biblioteca di un astrofotografo, sia esso principiante o già smaliziato, da leggere con calma sul divano o consultare velocemente quando si ha qualche dubbio.

lunedì 31 ottobre 2011

Leggero come una piuma

Parliamoci chiaro, quando si possiede una CG5 e  si vuole usarla per fare foto deep, ci si augura venga inventato un telescopio senza lenti o specchi e con il tubo fatto in gommapiuma. Ormai è giunto il tempo di sostituire il mio Celestron Astromaster 130 con qualcosa che abbia un focheggiatore che sembri almeno decente. Il focheggiatore dell'Astromaster è il classico plasticoso e ballerino dei telescopi di fascia bassa e, quando lo hanno progettato, hanno pensato bene di metterne uno che si rivela praticamente insostituibile a meno di non modificare mezzo tubo, tre viti a sostenerlo anzichè le classiche quattro e disposte a triangolo. Se aggiungiamo inoltre che la plasticaccia è solidale con quella in testa al telescopio, cambiarlo significherebbe dover tagliare via un pezzo della struttura sperando di non devastare tutto. Così mi sono messo alla ricerca di qualcosa che possa sostituirlo e che mi permetta una focheggiatura almeno decente.

domenica 30 ottobre 2011

Il decalogo dell'astrofotovacanziero

  1. Non essere integralista o masochista, se ti puoi permettere una NEQ6 e un RC 8", comprali!
  2. Non pretendere che la tua EQ5 guidi senza autoguida, non è Supercar
  3. Hai delle flessioni differenziali? Fai 10 flessioni anche tu e vi mettete in pari
  4. Le stelle sono delle strisce? Anche a tua moglie hai tagliato la testa alle Bahamas (meglio così!)
  5. La Nord America non entra nel campo del tuo CCD? Pazienza, tanto non la riconoscerebbe nessuno comunque...
  6. Il tuo vicino ha un 40 cm.? Le dimensioni non contano, bisogna saperlo usare
  7. Il tuo vicino lo sa usare? Dagli il tuo 5 pollici, vediamo se fa ancora lo sbruffone
  8. Non tutti i mali vengono per nuocere. Le vibrazioni della tua EQ5 invece si
  9. Anche se si chiama cavalletto, non è una buona idea farlo saltare giù dal balcone. Rilassati!
  10. Coraggio, se l'ultima foto è brutta, la prossima sarà anche peggio

Inseguila, inseguila!

Luglio 2011 - E inseguimento fu...
Finalmente dotato di una camera decente per l'autoguida, posso provare l'ebrezza di inseguire gli astri.
Altra foto "vacanziera", questa volta il soggetto è M27


M13

Telescopio Newton Celestron Astromaster 130/650
Motatura CG5 con motorizzazione Kit Goto Skywatcher
Camera di ripresa Atik Titan Color
Autoguida con Rifrattore Skywatcher 750/500 e Orion Starshoot autoguider
20 pose da 2 minuti e 10 dark

Prime foto deep sky

Giugno 2011
Finalmente, dopo cambi di attrezzatura e la sostituzione dei motori con il kit goto, riesco ad ottenere le mie prime immagini deep sky. Entrambe le foto sono effettuate senza inseguimento, è qui che mi accorgo dell'inutilità della webcam come camera di guida. Le teste sono tagliate e i piedi anche (tele scollimato, messa a fuoco tutt'altro che perfetta), ma le mie foto ricordo ci sono e valgono esattamente come quelle fatte con una macchina usa e getta in una vacanza di tanti anni fa...


M13
Telescopio Newton Celestron Astromaster 130/650
Motatura CG5 con motorizzazione Kit Goto Skywatcher
Camera di ripresa Atik Titan Color
71 pose da 30" e 20 dark



M103
Telescopio Newton Celestron Astromaster 130/650
Motatura CG5 con motorizzazione Kit Goto Skywatcher
Camera di ripresa Atik Titan Color
120 pose da 30" e 20 dark

In principio era la luna

Gennaio 2011, armato del mio nuovo Celestron e di una webcam acquistata su teleskop-express mi accingo a provare le mie prime astrofoto. Il soggetto è ovviamente il classico dei classici, la Luna.
Dopo aver letto e riletto almeno 3 volte il libro "imaging planetario" di Mobberley parto con l'acquisizione di un filmato del nostro satellite da elaborare successivamente con Registax 5.
L'esperienza è subito positiva per le mie tasche perchè mi rendo conto che la mia macchina fotografica "usa e getta", intesa come l'insieme di tutta l'attrezzatura, è estremamente insufficiente per gli scopi che mi sono prefisso e che ho capito non essere l'imaging planetario ma il deep sky e che se il motore della CG3 è inutile per inseguire qualsiasi cosa che non stia ferma nella posizione in cui è stata messa, figuriamoci le stelle che sembrano dotate di vita propria. La montatura, inoltre, balla come nemmeno Nureyev saprebbe fare e la webcam non renderebbe decente una stella nemmeno spedendola in volo spaziale direttamente nel nucleo della stella stessa.

Astrofotografia usa e getta

Alcuni anni fa, nel secolo scorso direbbero i più giovani, la fotografia si divideva tra i veri appassionati e quelli che scattavano foto per avere solo un ricordo di un avvenimento o di una gita fuori porta o anche della vacanza della vita. I primi si dotavano delle migliori attrezzature, macchine reflex comprensive di una moltitudine di obiettivi, studiavano i chiaroscuri, la posizione migliore per lo scatto e la profondità di campo. I secondi si accontentavano di premere il pulsante di scatto sperando, al loro ritorno dal negozio che stampava fotografie (le digitali con la loro bella preview erano ancora lontane a venire), di non aver tagliato la testa o i piedi della moglie o che la foto, per grazia ricevuta, non fosse sfocata. Io mi collocavo a metà tra queste due categorie, da una parte avevo mio padre appassionato di foto, con tanto di camera oscura, dall'altra parte c'ero io che avevo imparato l'utilizzo di una reflex, della camera oscura, di come ottenere i migliori risultati diaframmando o scegliendo l'obiettivo corretto, ma il mio senso artistico, completamente inesistente, mi impediva di essere quello che si può definire un appassionato di fotografia.